Benvenuti a Casa Turchetti
Nell’Alta Lunigiana, a 485m slm nell’antico borgo di Cattognano, comune di Comano (MS) si trova quest’antica dimora che è stata costruita sulle fondamenta di una fortificazione con torre, risalente al medioevo. Nel 2000 la casa e stata interamente ristrutturata per offrire ai suoi ospiti tutti i confort.
Dal 2013 la struttura ospita la parte agrituristica (camere e ristorante) dell’azienda agricola Boschetti.
Dove ci trovate
Toscana-Lunigiana-Comano
A 25′ di macchina dall’uscita (AULLA) dell’autostrada A15 (E31) direzione Passo Del Lagastrello, a Cattognano in comune di Comano – Massa-Carrara
Un ora dall’aeroporto di Pisa
2h30′ dall’aeroporto di Bologna
1h40′ dall’aeroporto di Genova
Breve storia della Casa e della famiglia Turchetti
Fuori dal mondo ma vicino al mondo
Quest’antica dimora è stata costruita sulle fondamenta di una fortificazione con torre, risalente al medioevo, utilizzando le pietre che erano in luogo e che appartenevano in parte a quello che doveva essere un piccolo castelletto, infatti questa parte del Borgo di Cattognano veniva definita, sino agli anni 60: al castello.
La casa è stata costruita in fasi successive, man mano che le esigenze famigliari e agricole aumentavano. La parte più antica è quella costruita vicino alla corte e al muro curvo che probabilmente è stato edificato utilizzando le fondamenta di quella che doveva essere la torre. La corte, dove oggi è stato aggiunto un camino, era in origine un’aia aperta; i fienili soprastanti sono stati costruiti in un secondo tempo, portando alla copertura dell’aia stessa. La casa ha continuato ad allungarsi verso la valle, aumentando lo spazio per la famiglia all’ultimo piano e con la funzione di cantina, stalle e locali adibiti alla conservazione dei prodotti agricoli e degli utensili necessari alla gestione del podere, ai piani inferiori.
L’ultima parte di casa ad essere edificata è la scala che sale affianco dell’oratorio e la terrazza che si affaccia sulla vallata, con gli archi in pietra che la sostengono.
L’oratorio è stato consacrato nel 1720 e la sua costruzione è sicuramente antecedente a quella dell’ultima parte della casa, lo stretto passaggio tra la scala e l’oratorio stesso ne è la conseguenza.
Casa Turchetti prende nome dall’ omonima famiglia che è presente a Cattognano dal XIV secolo. Si parla di un certo Capitano Turchetti di Cattognano in riferimento alle vicende della vicina Varano contesa tra i Malaspina e gli Este.
Nel XVI secolo, Carolus Dei Gratia Archidux Austriae, concede a Camillo Turchetti, dottore in diritto canonico e civile e ai suoi fratelli, il rango di nobile con le relative insegne descritte nel documento di conferimento del titolo.
Un altro Turchetti, Il dott. Odoardo, membro della Società medico-fisica fiorentina, deputato al Parlamento toscano, fu fraterno amico di Giuseppe Garibaldi che curò a Monsummano nel 1867. L’eroe dei due mondi espresse la sua riconoscenza al Dott. Odoardo Turchetti scrivendogli una lettera affettuosa dove lo definisce suo medico onorario e regalandogli uno dei suoi cappelli ricamati. Sia la lettera che il cappello sono conservati dagli attuali discendenti dei Turchetti. Odoardo Turchetti nel 1872, sempre a Monsummano strinse amicizia con Francesco Kossuth eroe dell’indipendenza ungherese e dell’insorto Giorgio Castriota Skanderberg, discendente dei re dell’ Epiro e Albania che gli conferì il titolo ereditario di Barone di Tessaglia.
Il cappello ricamato e la lettera di G. Garibaldi a Dott. Odoardo Turchetti
Giuseppina Turchetti vedova Vairo, fu l’ultima Turchetti a vivere parte della sua vita a Cattognano. Donna bellissima e rispettata da tutti, allevò le sue quattro figlie senza più risposarsi. Durante la seconda guerra mondiale, assieme alle sue figlie si prodigò per aiutare i soldati in fuga e i partigiani, nascondendoli nell’intercapedine che c’è tra le volte in pietra dell’oratorio e il tetto soprastante.
Nei primi anni 2000, i discendenti della famiglia Turchetti iniziarono il restauro dell’edificio principale e dell’oratorio, per creare l’agriturismo che attualmente è gestito dalla famiglia Boschetti.